La prima mostra, al Museo di Arte Contemporanea dal 7 aprile al 20 maggio, affiancherà due artiste di due diverse generazioni, accomunate dallo sguardo femminile e dalla raffinatissima ricerca tecnica
nel campo calcografico sotto il titolo di "Il mondo": Maria Baldan e Elena Molena.
Maria Baldan (Dolo, 1930) raggiunge già negli anni '60 altissimi risultati nella tecnica calcografica e nella definizione di un proprio mondo personale ispirato alla natura, evocando la forza e la materia degli elementi, in particolare la terra e l'acqua. Nel 1964 viene invitata dallo scultore Luciano Minguzzi a esporre alcune sue incisioni alla Biennale d'arte di Venezia: è l'inizio di una serie di importantissime esposizioni in prestigiosi spazi nazionali e internazionali. Quella di Maria Baldan è anche l'espressione di un sentire, di una ricerca che in negli anni '60 coinvolge artisti tra i più sensibili e attenti, e a Venezia vede ad esempio una originale declinazione dello Spazialismo di Lucio Fontana in cui anche altri artisti, come Edmondo Bacci, Gino Morandis e Luciano Gaspari lavorano con forme astratte naturali, che richiamano la terra e l'acqua, la luce, i vegetali. Maria Baldan continua la sua ricerca nei decenni seguenti sviluppando uno stile lucido e personale sempre all'insegna della frase dipinta sulle pareti del suo studio: “la natura è la mia ispirazione”.
Nella mostra a Teolo verranno esposte le sette incisioni “Dal ciclo della natura” presentate alla Biennale di Venezia del 1964, l'incisione esposta alla Quadriennale di Roma del 1965 e un grande dipinto degli anni '80 che testimonia l'evoluzione della ricerca dell'artista.
Elena Molena (Padova, 1974), docente di incisione all'Accademia di belle arti di Venezia, tra i più apprezzati incisori oggi attivi in Italia, crea a sua volta un mondo personale che è però esclusivamente urbano, fatto di archeologie industriali, linee ferroviarie, cisterne, quasi che il sogno di un nuovo spazio, esploso in altre dimensioni e tutto naturale sognato da molti artisti cinquant'anni fa fosse oggi definitivamente negato da un irrecuperabile consumo dell'ambiente e del suolo. Molena è protagonista di una ricerca, quella calcografica, che procede lungo strade - anche tecniche - innovative, al passo con gli altri linguaggi della contemporaneità. Nella mostra di Teolo verranno esposte opere inedite e un grande “tappeto urbano” già esposto alla Galleria internazionale d'arte moderna Ca' Pesaro di Venezia, composto da diverse incisioni cucite fino a formare un grande foglio in cui forme e segni si ripetono in una nuova visione.
Quando: 7 aprile 2018
Dove: Palazzo Vicari - Museo di Arte Contemporanea Dino Formaggio
Costo: gratuito